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Malaga, panorama notturno |
La signora Pilar mi accoglie con mucho calor! Mi presenta la figlia, il compagno e la mia cameretta (molto graziosa e spagnola, con pareti tinta ocra e copriletto ricamato bianco). Nel weekend, in attesa dell’inizio della scuola, i due simpatici signori, non giovanissimi ma molto sprint, mi portano con loro a fare spese in un centro commerciale, con un primo assaggio di churrizos e cioccolata calda che mi riconcilia con il mondo…
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Malaca Instituto |
Il lunedì mattina, su indicazione di Pilar, risalgo a piedi una collina (l’ultimo giorno riuscirò a farla quasi di corsa…), per raggiungere, sulla vetta, il Malaca Instituto. Cioè, ma ci rendiamo conto? Una scuola in cima ad una collina, una scuola con giardino, una scuola con piscina, una scuola con terrazza sullo splendido panorama del mare andaluso, costeggiato da palme, palazzi, locali in riva al mare… La scelta della meta per la vacanza si rivela sempre più appropriata!
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Frigiliana |
sveglia alle sette e mezza. Pilar, da brava spagnola, non si sveglia prima delle 11.00 (e d’altronde la sera si attarda ricamando davanti alla tv). Non si alza, ma trovo tutto pronto nel salottino: caffè, dolci, succhi. Faccio colazione guardando un canale che a quell’ora trasmette catastrofici telegiornali… (il gusto degli spagnoli nelle immagini trasmesse è piuttosto sanguinolento…).
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Malaga, semana Santa, processione |
Ricordo, in particolare, un pomeriggio al centro commerciale. Fra un acquisto e l’altro, in una pausa gelato, mi ritrovo a conversare con 4 amiche, rigorosamente in lingua spagnola. Carrie è di Chicago, Carmen è brasiliana e Isabel è polacca. Con la massima naturalezza ci scambiamo opinioni sulla moda e lo shopping, ognuna inconsciamente apportando frammenti di realtà e punti di vista diversi.
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Nerja, balcon de Europa |
Ho avuto la fortuna di trovarmi a Malaga nel periodo della “Semana Santa”. Così più volte, la sera, mi sono recata al centro, munita di macchina fotografica, sola, per lasciarmi meglio catturare dallo spettacolo divino e suggestivo dei portatori che, ondeggiando al ritmo dei tamburi, trasportano statue raffiguranti Gesù, la Madonna e le scene sacre.
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Marocco, viuzze |
Il fine settimana c’erano sempre gite organizzate dalla scuola o possibilità di muoversi in gruppo tramite i mezzi pubblici. Così sono rimasta incantata dai monumenti moreschi a Siviglia e Granada, città dai cieli azzurri e dalle atmosfere magiche. Ho passeggiato nelle viuzze fiorite dei Pueblos Blancos come l’incantevole Frigiliana (la Spagna nell’immaginario collettivo). E mi sono affacciata al “balcon de Europa”, a Nerja, per respirare a pieni polmoni il panorama già contemplato da re Alfonso XII, che ne propose il nome in onore della posizione privilegiata.
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Marocco, donne al torrente |
Per la notte sostiamo in un magnifico albergo a Tetouan, la camera è da 1000 e 1 notte, con copriletti di raso verde smeraldo e cuscini a cilindro. Purtroppo mi perderò lo spettacolo di danze tipiche della sera, per restare in camera in compagnia del mio “disagio intestinale”. La prospettiva è deprimente, ma la mia compagna di camera Carmen mi viene in aiuto: dopo aver parlato col gestore dell’albergo, mi porta un piccolo vasetto di terracotta contenente della polvere speziata e un cucchiaio.
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Marocco, suk |
Le istruzioni riportate da Carmen sono: “una cuchara y agua y otra cuchara y agua”. ringrazio infinitamente Carmen e aspetto che si avvii nel salone per le danze. Quindi mi appresto a seguire le istruzioni…. la polvere provoca un’immediata crisi di vomito…. ma dopo…. la rinascita…. una notte tranquilla e serena, senza più disturbi! Al mattino, nel ringraziare il direttore dell’hotel, apprendo che la pozione magica risulta molto apprezzata dai viaggiatori che giungono al loro capezzale privi dei compagni anticorpi….
Rientraimo in Spagna e riprendiamo la vita quotidiana fino alla fine di questo mese, lontano da tutto, immerso in un’altra realtà.